Si riportano brevi riassunti delle tesi su La Pira disponibili presso la Fondazione.
L’elenco segue l’ordine alfabetico degli autori.
Amidani, Anna Maria
Fede e storia in Giorgio La Pira / Tesi di Laurea Relatore: Prof. Ubaldo Pellegrino
Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia – Facoltà di Magistero, a. a. 1984 – 85
Nel primo capitolo si sottolinea la presenza di Dio nella storia; non una presenza occasionale, ma la stella polare che guida l’uomo. Nel secondo capitolo si analizza il rapporto tra Dio e gli uomini nella storia. Nel terzo capitolo viene analizzato “il male, il peccato nella storia”. Nell’ultimo capitolo si delinea il fine della storia: la storia nel suo lungo cammino attuerà un disegno; non sarà certo un cammino tranquillo, senza intoppi, ma la meta per tutto il genere umano sarà una sola: approdare nella casa celeste.
Antonielli, Antonello
Germinazione e coerenza in Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Luigi Lombardi Vallauri
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Giurisprudenza, a. a. 1983 – 84
Questa tesi fa parte di un più ampio lavoro comprendente anche la tesi di Antonio Antonielli. Il lavoro mira nel suo complesso a tratteggiare, con gli strumenti finora conosciuti e anche con buona parte di scritti inediti in possesso di privati od enti, le impostazioni filosofico-giuridiche di Giorgio La Pira. La scelta della prospettiva è originata dal fatto che molte opere erano già state scritte, ma avendo per lo più di mira aspetti particolari della sua esperienza e forse mai avevano affrontato il discorso globale sulla sua concezione del diritto e dei rapporti fra questo e le sue convinzioni metafisiche. L’ambito temporale analizzato è circoscritto dagli anni dal 1922-23 al 1937-38.
Antonielli, Antonello
La Pira Sindaco: il primo periodo dell’amministrazione di Firenze (1951-1954) / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Ugo De Siervo
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Scienze Politiche, a. a. 1986-87
Questo lavoro è il frutto della borsa di studio dal titolo: “La Pira, il testimone del tempo, l’amministratore, il politico”, bandita dalla Centrale del latte di Firenze e Pistoia ed è stata oggetto di pubblicazione da parte della casa editrice Cultura, Firenze, 1987.
Baldini, Giancarlo
Il ruolo di Firenze come città di incontro e di pace tra le fedi religiose e i popoli nel pensiero di Giorgio La Pira / Tesi di laurea
Relatore: Prof. Luigi Lotti
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Scienze Politiche, a. a. 1986 – 1987
Questo lavoro si avvale sostanzialmente degli scritti e discorsi del Sindaco fiorentino compresi nel periodo che va dal 5 luglio 1951, giorno della sua entrata in Palazzo Vecchio, al 30 luglio 1965, giorno del suo ultimo discorso in seno al Consiglio Comunale come ex-Sindaco. Nella prima parte si analizza il ruolo di Firenze per La Pira. Nella seconda si tratta della vocazione delle città in generale con un accenno ad alcune, in particolare Gerusalemme, Atene, Roma. Nella terza parte si tratta di Firenze e della sua bellezza artistico-urbanistica che affascina e incanta tutte le genti. L’ultima parte, infine è dedicata al ruolo storico-politico-religioso di Firenze che agisce e crea la pace, i ponti, emana luce; questo attraverso l’esposizione di alcuni fatti storici concreti del passato e contemporanei cercando di valutarne la portata e le conseguenze che ebbero allora, che hanno ancora oggi e avranno in futuro.
Barbetti, Gioietta
La Pira Sindaco di Firenze dal 1960 al 1964 / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Domenico Maselli
Università degli studi di Firenze – Facoltà di Magistero, a. a. 1982 – 83
Questa tesi è la continuazione del lavoro di Daniela Bonea e Giovanna Ini, e riguarda l’ultimo periodo dell’attività politica di La Pira, qualora si escluda la tardiva ripresentazione nelle liste poco prima della sua morte. Il nucleo della ricerca è dato dall’indagine sull’attività amministrativa del Sindaco di Firenze nel secondo periodo della sua amministrazione.
Bonea, Daniela
Giorgio La Pira: pensatore ed attivista cattolico, dagli inizi dell’insegnamento universitario all’Assemblea Costituente / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Domenico Maselli
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Magistero, a. a. 1977 – 1978
Nella personalità di Giorgio La Pira il momento religioso è certamente fondamentale e determinante; questo lavoro cerca di cogliere l’evolversi di questo pensiero religioso e la sua dialettica con la società civile durante il primo periodo della sua attività fino alla conclusione dei lavori dell’Assemblea Costituente. Si cerca di discostarsi dalle interpretazioni correnti attraverso l’analisi diretta dei documenti.
Bonora, Augusto
L’assunzione “cristiana” dell’impegno politico: il caso di Giorgio La Pira / Tesi di Baccalaureato
Moderatore: Prof. Franco Brambilla
Seminario Arcivescovile di Milano – Sezione della Facoltà Teologica dellItalia Settentrionale, Venegono Inferiore, a. a. 1986 – 1987
Nella prima parte dell’elaborato si analizza la vita di Giorgio La Pira nel contesto del suo tempo, partendo dal periodo messinese e attraversandone tutte le tappe. Nella seconda parte si entra nel vivo della tesi, analizzando il suo impegno in politica, del quale la fede è elemento evolutivo.
Borgogni, Tiziana
L’amministrazione La Pira: 1951 – 1965 / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Luigi Lotti
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Scienze Politiche, a. a. 1976 – 1977
La Pira, eletto per la prima volta nel ’51, senza un largo seguito sia in città che nel partito, giustificava nel ’75, l’accettazione di quella carica col dire: “ho cercato in questa maniera di dare la casa, il lavoro, l’assistenza sanitaria, a chi non l’aveva”. E questi sono stati indubbiamente gli obiettivi primari della sua attività; la ricerca di un continuo miglioramento sociale ha rappresentato il filo conduttore delle tre amministrazioni. Si cerca di analizzare il lavoro delle giunte succedutesi dal ’51 al ’65 con un’ottica principalmente amministrativa senza per questo voler sottovalutare il piano più propriamente politico, sia nazionale che locale, che internazionale, manifestatamene sempre presente, collegandovisi direttamente, solo per quanto concerne la situazione fiorentina.
Brunelli, Lucio
La giovinezza di Giorgio La Pira (le ragioni di una diversità) / Tesi di Laurea
Università degli Studi di Roma – Facoltà di Scienze Politiche, a. a. 1978 – 79
L’idea originaria che ha mosso questa ricerca su la giovinezza di La Pira è stata quella di avviare, senza avere la pretesa di esaurirlo, un discorso “sulla fede” di La Pira, inteso, non intrinsecamente o sentimentalmente, ma come la chiave di volta per giungere al “cuore” della sua personalità di uomo di chiesa e di uomo politico. Ogni tentativo di approccio ideologico ha mostrato, infatti, tutta l’incapacità di capire un “fatto” che, essendo di natura diversa è sempre sfuggito alle classificazioni tradizionali. La scelta del periodo della giovinezza è determinato dalla scoperta che La Pira non trascorse la sua prima giovinezza in ambienti cattolici, ma visse la sua prima Pasqua da cristiano soltanto all’età di venti anni nel 1924 a Messina, e la convinzione che fu in quegli anni che La Pira andò formandosi quella personalità umana e cristiana che il periodo fiorentino, poi, non fece altro che esaltare, offrendole un contesto più adeguato per svolgere nella società la vocazione a cui si sentiva chiamato.
Buttiglione, Marina
Gli anni fiorentini di Giorgio La Pira (1926-1944) / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Gabriele De Rosa
Università degli Studi di Roma – Facoltà di Lettere e Filosofia, a. a. 1979 – 80
Il tentativo di scrivere una biografia di La Pira, sia pure limitata al periodo fiorentino, non nasce da una semplice curiosità, ma dal desiderio di vedere più a fondo nell’impegno di questo singolare cristiano, che a taluni pareva vivere un sogno anacronistico, mentre egli stesso si sentiva ben radicato nella realtà civile, non solo religiosa del proprio paese. L’idea di questo lavoro è nata dalla volontà di rintracciare la ragione profonda, l’origine dell’esperienza umana e politica di Giorgio La Pira. Si approfondiscono maggiormente gli aspetti della formazione personale e religiosa a discapito di un più vasto inserimento e confronto nel momento storico preso in esame.
Caccioli, Alberto
Giorgio La Pira: una vita per la pace e per la povera gente
Università della Terza età, Messina
Relatore: Santina Schepis
L’autore traccia una biografia di La Pira corredata di citazioni dei suoi scritti e qualche intervista a testimoni.
Caliari, Oriana
Il silenzio e la parola nel pensiero di Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Giuseppe Beschin
Università degli Studi di Trento – Facoltà di Lettere e Filosofia, a. a. 1992 – 1993
Si cerca di mettere in luce uno degli aspetti più caratteristici della figura di Giorgio la Pira: la dimensione spirituale, il suo essere “certosino del mondo”. Nella sua diagnosi sulla società attuale La Pira attribuisce principalmente alla superficialità e alla distrazione dell’uomo contemporaneo la causa dei molti mali che affliggono il mondo intero. Al contrario, osserva La Pira, se l’uomo si fa attento, se torna a conferire valore alla meditazione silenziosa del significato delle cose, egli può veramente tornare ad incidere in maniera diversa e positiva sul corso della storia.
Cascioli, Riccardo
Beati gli operatori di pace: Giorgio La Pira e i Convegni Internazionali della pace e civiltà cristiana (1952-1956)
Relatore: Prof. Piero Melograni
Università degli Studi di Perugia, Istituto di Studi Storici Politici – Facoltà di Scienze Politiche, a. a. 1981 – 82
Se si volesse trovare una frase sintetica per definire la figura di Giorgio La Pira, dovremmo sicuramente affermare: “Uomo di pace”. In questo senso egli ci testimonia che ogni uomo ha come bisogno ultimo la pace e come responsabilità storica la costruzione della pace. La tesi nasce dunque con questa prospettiva: da una parte comprendere il punto centrale attorno al quale ruota tutto il pensiero e l’azione di La Pira e dall’altra vedere come egli stesso concretizza nella storia questa sua intuizione, attraverso il primo tentativo a livello internazionale di verificare la sua “ipotesi di lavoro”. A tale impostazione è finalizzata la struttura stessa della tesi.
Celata, Alberto
Keynesismo e problema della piena occupazione nel pensiero cattolico del secondo dopoguerra: la riflessione di Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Piero Roggi
Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Economia, a. a. 1991 – 1992
Questo lavoro si prefigge il compito di illustrare il ruolo avuto da La Pira quale propugnatore delle idee keynesiane nell’ambiente dei politici e degli economisti cattolici dell’immediato secondo dopoguerra. Nel contempo si intende evidenziare che l’ambiente cattolico risultò inizialmente più sensibile allo studio e all’applicazione della teoria generale keynesiana all’economia italiana del secondo dopoguerra, rispetto agli ambienti più strettamente economici del periodo, presso i quali rimaneva dominante l’impostazione liberista.
Celli, Renata
Giorgio La Pira e la rivista Principî / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Giorgio Campanini
Università degli Studi di Parma – Facoltà di Magistero, a. a. 1981 – 82
L’idea di questo lavoro è nata dalla volontà di rintracciare la ragione profonda, la “genesi” – come diceva lui – dell’ideale umano e politico di Giorgio La Pira. Nessun proposito celebrativo, ma solo l’intento di conoscere al di là delle apparenze, ciò che ha guidato la sua complessa esperienza umana, spirituale, politica. Gli anni ’30 sono individuati come il periodo più significativo della costruzione di quell’attività sociale e politica del dopoguerra, per la quale La Pira è più noto. Sono gli anni della formazione culturale cattolica, del suo primo apostolato e anche delle sue prime battaglie politiche; gli anni chiave per giungere al “cuore” della sua personalità di uomo di chiesa e di uomo politico. Lo studio è concentrato sugli scritti di questo periodo che rivelano nel tomismo “il pilastro fondamentale del suo discorso”, ne evidenziano l’originalità e l’affinità.
Fabbri, Riccardo
Materiali per un affronto nel pensiero giuridico-politico di Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Rocco Buttiglione
Università degli Studi di Urbino – Facoltà di Giurisprudenza, a. a. 1979 – 80
La parola materiali contenuta nel titolo sta ad indicare l’incompiutezza di un lavoro, e la offerta al contrario di criteri interpretativi, e di linee di ricerca per una più approfondita comprensione della figura lapiriana. Nella prima parte si cerca di descrivere, dopo l’esposizione di un breve profilo religioso-apostolico, la concezione del mondo (Weltanschuung) lapiriana attraverso una lettura dei libri che hanno fondato tutta la sua azione sociale e politica. Nella seconda parte si tratta della sua azione didattico-scientifica come professore di istituzioni di Diritto Romano, di oppositore al fascismo, di membro dell’Assemblea Costituente, di Sindaco di Firenze, di ambasciatore internazionale di pace.
Fioravanti, Paolo
Teologia della storia in Giorgio La Pira / Tesi di Baccalaureato
Relatore: Prof. Giordano Frosini
Pontificia Università Gregoriana, Studio Teologico Fiorentino affiliato alla Facoltà di Teologia, a. a. 1986 – 1987
Il punto focale della riflessione teologica di La Pira fu la ricerca dei fini, per sapere dove andare. Egli fu sempre un appassionato ricercatore del “senso” della storia, per capirne lo scopo e la direzione verso la quale è incamminata. Per La Pira non si può capire né comprendere il nostro tempo, nel succedersi dei fatti e degli avvenimenti, se non conosciamo le direttive di fondo e le linee di marcia secondo le quali si muove la storia. Ecco dove nasce il suo interesse, e il suo ricorso alla teologia come strumento prezioso e indispensabile, per leggere e scoprire quel “disegno nascosto” che soggiace alla storia del mondo, a servizio del quale finalizzare l’azione politica.
Fragale, Franco
Religione, politica, istituzioni: l’opera di Giorgio La Pira Sindaco di Firenze / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Pietro Fantozzi
Università degli Studi della Calabria – Facoltà di Economia, a. a. 1993 – 1994
L’obiettivo di questo lavoro è cercare di mettere in evidenza quegli aspetti dell’azione amministrativa di La Pira che la rendono molto attuale sotto certi punti di vista se non addirittura innovativa rispetto al presente. Ci si chiede innanzitutto quali sono i legami tra l’etica cristiana di Giorgio La Pira e la sua attività di sindaco. Quest’analisi vuole verificare quali aspetti caratteristici una tale politica amministrativa assume e che conseguenze ha tutto questo nei confronti delle istituzioni e nella soluzione dei problemi concreti. L’impegno di La Pira a svolgere l’attività di amministratore in coerenza ai principi del Vangelo, ha come effetto quello di creare un bene comune oggettivo, cioè uno sviluppo della città ed un miglioramento delle condizioni di vita per tutti. Sembra esserci però un forte contrasto tra l’etica cristiana ed alcune regole che riguardano l’esercizio del potere politico. È possibile amministrare una comunità secondo principi quali la carità, il servizio, la solidarietà e l’amore verso gli altri? Che tipo di trasformazioni opera La Pira nelle istituzioni?
Gentiloni Silveri, Francesco
Giorgio La Pira Sindaco di Firenze 1951 – 1957: per un ponte tra cattolici e comunisti / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Franco De Felice
Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – Facoltà di Lettere e Filosofia, a. a. 1993 – 1994
Negli anni ’50 La Pira aveva seminato quello che ha potuto copiosamente raccogliere negli anni ’60: questa ricerca sceglie di approfondire il periodo 1951 – 1957, tralasciando le successive vicende che videro La Pira come protagonista. Fin dall’inizio il sindaco credeva in un progetto nuovo, singolare: puntava a porre al centro dell’azione nazionale e internazionale le città, e non solo gli stati. La costruzione di ponti era l’obiettivo che muoveva l’azione del sindaco. Il tema del ponte è il filo rosso di questa ricerca che si divide in due parti: la prima si sofferma sugli aspetti legati direttamente alla realtà fiorentina e in particolare ai problemi dell’occupazione; la seconda analizza l’azione del sindaco sul piano internazionale molto ricca e significativa già a partire dal 1951.
Guidi, Carlo A.
La missione La Pira ad Hanoi / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Alberto Ponsi
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Lettere e Filosofia, a. a. 1979 – 80
Era prevedibile che anche il tentativo di La Pira di portare i contendenti al tavolo dei negoziati fosse destinato al fallimento perché prematuro, ingenuo e già sperimentato senza alcun successo? Con questi interrogativi e obiezioni si cerca la risposta alla “non riuscita” del “sondaggio” La Pira-Primicerio e se essa era realisticamente prevedibile ad un’accurata analisi delle fonti allora a disposizione. Si ripercorre la successione dei fatti e delle notizie provenienti dai luoghi coinvolti nel conflitto politico-bellico, per giungere ad una conclusione che consenta di rispondere nel modo più organico e completo, realistico, alle possibilità di accomodamento pacifico che esistevano nell’autunno del 1965. Tre sono i principali fattori da palesare: la situazione politica del Viet Nam del Sud, le azioni militari dei belligeranti, le pressioni internazionali per una soluzione negoziata. A questi si aggiunge una “connessione” intuita, ma non dimostrata dal deputato laburista William Warbey tra disponibilità formale per una trattativa ed aumento della pressione di guerra.
Madonna, Rosalinda
Il personalismo e il senso della storia in Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Francesco Botturi
Università Cattolica del Sacro Cuore – Facoltà di Lettere e Filosofia, Milano, a. a. 1982 – 83
Questo lavoro si è preoccupato soprattutto di cogliere gli aspetti più propriamente filosofici e teologici dell’impegno politico e sociale di Giorgio La Pira. Aspetti, questi importanti e fondamentali perché retroterra teoretico e saldo ancoraggio non solo della sua attività di pensiero, ma anche e soprattutto della sua esperienza di vita. I diversi capitoli prendono in considerazione la concezione della persona, della società, dello Stato, della società universale e quindi della storia: concezioni che hanno per La Pira un’unica chiave interpretativa nella fede, che hanno il loro sostegno in una precisa visione religiosa: in Dio quale essere Sommo, Fondamento Fondante di tutta la realtà.
Magi, Pier Francesco
La formazione del pensiero giuridico di G. La Pira dagli studi di diritto romano e Naturale alle proposte di architettura costituzionale / Tesi di Laurea Relatore: Prof. Piero Fiorelli
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Giurisprudenza, a. a. 1981 – 82
Questa tesi vuole essere una ricostruzione, ragionata e con sfondo storico, della concezione di Giorgio La Pira sui rapporti tra diritto Stato e società. Si cerca di rendere esplicito il senso esatto delle annunciazioni di La Pira là dove questo era implicito e non immediatamente evidente. Il quadro storico cerca di fare da sfondo all’analisi teorica per coglierne adeguatamente la dimensione più reale. Nel primo capitolo si espone come il diritto romano abbia dato a La Pira il senso del sistema e dell’architettura armonica delle costruzioni giuridiche: pochi principi da cui sono state tratte le più lontane conseguenze. Nel secondo capitolo si prende in esame la concezione di La Pira del diritto naturale visto come esigenza di normatività razionale intrinseca all’uomo e finalizzata alla giustizia.
Nei capitoli terzo e quarto si ricostruisce il pensiero di La Pira sui rapporti tra diritto Stato e società alla luce di quanto detto nella prima parte. Si enucleano così i due concetti fondamentali, quello di persona e quello di corpo sociale, da cui La Pira trae le conseguenze giuridiche sullo Stato e sulla società.
Maiorano, Luca
Giorgio La Pira e l’Islam / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Andrea Milano
Università degli Studi di Napoli Federico II – Facoltà di Lettere e Filosofia, a. a. 2003 – 2004
Scopo della ricerca è quello di mettere a fuoco la riflessione e la conseguente azione “profetica” di Giorgio la Pira in vista di un Mediterraneo pacificato mediante la riunificazione dei tre rami della “famiglia abramitica” formata da ebrei, cristiani e musulmani e in modo particolare di approfondire il rapporto che La Pira intravedeva tra il cristianesimo e l’islam.
La ricerca inizia perciò con una introduzione storiografica, in cui viene esposto quanto finora s’è già scritto su Giorgio La Pira ed i suoi rapporti con l’Islam, continua con il primo capitolo dedicato a ripercorrere le linee essenziali della vita del sindaco fiorentino, proseguendo nel secondo capitolo, poi, sempre secondo un criterio cronologico-biografico, con un’analisi delle attività di relazioni internazionali e cioè le numerose iniziative di pace e di amicizia tra tutte le nazioni e religioni, che La Pira promosse con grande vigore soprattutto nel periodo del suo impegno politico come sindaco di Firenze.
Mauri, Maria
Giorgio La Pira. L’esperienza moderna della teologia della storia / Tesi di Diploma per “Esperto in Pastorale e Spiritualità”
Relatore: Prof. Brovetto P. C.
Istituto Regionale Lombardo di Pastorale, triennio 1983 – 86
Dopo una presentazione biografica del personaggio se ne traccia un profilo spirituale, per approdare alla storiografia del profondo.
Melzi, Edoardo
Il dialogo fra uomini e culture in Giorgio La Pira / Tesi di Magistero
Relatore: Prof. Gianni Colzani
Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano, a. a. 1991 – 1992
La tesi propone tre prospettive: le radici bibliche del dialogo, il ruolo di Firenze nel dialogo tra gli uomini e le culture, il tema della teologia della storia e della geografia della grazia.
Nel primo capitolo la ricerca delle radici bibliche e filosofiche del concetto di dialogo in Giorgio La Pira consente di scoprire la vastità degli interessi lapiriani e un “substrato culturale” tutt’altro che monotono. Nel secondo viene chiarito il ruolo fondamentale svolto da Firenze sullo scenario mondiale attraverso l’analisi dei convegni per la pace e la civiltà cristiana e del grande tema delle città. Nel terzo capitolo, infine, si tratteggiano le caratteristiche del cristocentrismo lapiriano che sostiene la teologia della storia, si analizzano brevemente i mutamenti avvenuti nei rapporti fra le nazioni nel corso degli anni sessanta, grazie all’intervento di personaggi nuovi e si chiarisce il tema della geografia della grazia.
Milani, Davide
Giorgio La Pira sindaco del mondo. Formazione e azione / Tesi di Baccalaureato
Moderatore: Prof. Eros Monti
Seminario Arcivescovile di Milano – Sezione della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Venegono Inferiore, a. a. 1999 – 2000
Per descrivere con termini appropriati le missioni di pace all’estero del sindaco di Firenze vengono ripercorse le tappe della formazione, tenendo conto della personalità, delle persone frequentate, delle suggestioni coltivate. Un capitolo viene dedicato all’importanza della fede e della vocazione nel suo pensiero.
Nardi, Dino
Il contributo di Giorgio La Pira alla formazione della Costituzione Repubblicana / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Enzo Cheli
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Giurisprudenza, a. a. 1978 – 1979
Il ristretto lasso di tempo intercorso fra la caduta ufficiale del regime fascista e la convocazione dell’Assemblea Costituente, quale primo atto della ricostruzione della nuova Italia, manifesta con facile evidenza l’ampiezza del movimento antifascista che in parte, com’è noto, si riallacciava al periodo prefascista e, in parte, era andato precisando natura e obiettivi proprio nel corso del ventennio.
Si riconduce l’esperienza di Giorgio La Pira a questa seconda prospettiva e per questo si ricercano le radici e la genesi del suo pensiero negli anni, ancora lontani dalla sua attività Costituente, compresi fra il 1930 e il 1946, anno di convocazione dell’Assemblea.
Palazzolo, Michele
La genesi del sistema e la Giurisprudenza romana nel pensiero di Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. G. Nicosia
Università degli Studi di Catania – Facoltà di Giurisprudenza, a. a. 1981 – 82
Secondo l’opinione comune egli fu soprattutto un politico, un mistico, un profeta, tant’è vero che la sua produzione scientifica nel campo del diritto romano risale agli inizi della sua vita universitaria (anni trenta), mentre dopo, in questo campo, regna il silenzio. Se ci si fermasse a questi fatti superficiali ed esterni non si potrebbe non convenire con l’opinione comune, ma neanche questo giustificherebbe l’emarginazione della produzione romanistica di La Pira. Comunque è erroneo circoscrivere il significato di La Pira romanista agli anni della sua produzione scientifica; egli rimane pur sempre un professore universitario, e soprattutto, la sua meditazione personale, i suoi studi sono continuati fino agli ultimi anni della sua vita, anche se non risultano espressi in uno scritto. Si vuole perciò affermare che La Pira fu prima di tutto uno studioso del diritto romano, uno storico, affascinato da quel sistema, che aveva creato categorie e concetti, capaci di sfidare i tempi. Questa “forma mentis” che egli aveva ricavato dal diritto romano, questo gusto all’unità e alla perfezione, insito nel sistema romano, impiantò tutta la sua opera, di politico, di profeta della pace, di uomo.
Pecchioli, Lori
La figura di La Pira, sindaco di Firenze, nella bibliografia italiana degli anni 1986 – 1990 / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Domenico Maselli
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Magistero, a. a. 1990 – 1991
Si vuole analizzare ciò che si è scritto negli anni 1986 – 1990 su una delle figure più controverse della storia italiana e fiorentina del secondo dopoguerra. Già in vita aveva scatenato violente diatribe presentandosi agli uni, come un santo e saggio profeta, agli altri, come un pericoloso quanto inguaribile sognatore, che poi si piccava di far politica. Si analizza innanzitutto il suo ruolo di sindaco. Nel secondo capitolo si fa un passo a ritroso tentando di capire le premesse che giustificavano quel tipo di attività come amministratore di Firenze. Si analizzano inoltre l’adolescenza e la giovinezza per cogliere le matrici culturali e morali dell’uomo e per identificare, negli anni universitari, la nascita di quel tomismo e di quel particolare linguaggio, gestuale, non meno che verbale, che anche in anni posteriori caratterizzò il sindaco-professore.
Pedone, Anna Maria
Giorgio La Pira amministratore e politico (1951 – 1956) / Tesi di Laurea
Relatore: Ugo Spadoni
Università degli Studi di Pisa – Facoltà di Scienze Politiche, a. a. 1986 – 87
Si ritiene che sia soprattutto sul terreno amministrativo che La Pira abbia espresso appieno la sua personalità ed abbia avuto modo di mettere in pratica le sue convinzioni politiche in esperienze originali, fino a fare di Firenze un “laboratorio sperimentale” di amministrazione pubblica. È su questo terreno e su quello della politica internazionale che si trovano gli aspetti più interessanti della sua azione politica. Solo con La Pira, nel ristretto ambito dell’amministrazione locale, l’utopia del gruppo dossettiano ha probabilmente trovato una sua parziale attuazione.
Piva, Lorenzo
Uomo, Regno, Chiesa tra storia ed escaton in Giorgio La Pira (1904 – 1977) / Tesi Dottorale
Relatori: Prof. Antón, Prof. Giacomo Martina
Pontificia Università Gregoriana – Facoltà di Teologia, Roma 1994
Obiettivo primario e generale della tesi è di riuscire a riconoscere e a far emergere l’humus teologico che fece da supporto alla riflessione e alla operosità di Giorgio La Pira. Si intende far luce sui contenuti della riflessione teologica di La Pira, valorizzandone anche l’esistenza, assolutamente originale e feconda. Le vicende umane del carismatico Sindaco di Firenze verranno, in tale prospettiva, accolte in modo funzionale alla comprensione del suo pensiero sull’uomo e sul Regno; sulla Chiesa e sul mondo; sull’escatologia e la teologia della storia. La tesi si avvarrà di tre indirizzi che contraddistinguono il suo il suo procedere teologico: quello antropologico, quello ecclesiologico e quello escatologico; tre indirizzi attraversati costantemente dalla tensione “storia – escaton”.
Putignano, Bruno
Filosofia e mistica in Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Giovanni Invitto
Università degli Studi di Lecce – Facoltà di Magistero, a. a. 1983 – 84
Come fu giustamente detto, non si può capire La Pira se non muovendo dalla sua fede. Per La Pira essere uomo di fede significa vivere in intima unione con Dio, quell’unione di cui “la Chiesa è in Cristo come Sacramento” secondo un’espressione iniziale della Lumen Gentium. Ciò che lo distingueva era sia la radicalità della sua fede, sia il posto che essa occupava nella sua personalità, nella quale si intrecciavano caratteristiche tra loro discrepanti e perfino tendenze niente affatto ammirevoli se considerate separatamente. Questa eterogenea complessità trovava nella fede il suo luogo di unificazione. Senza la fede la personalità di La Pira sarebbe destrutturata, priva, cioè, di un principio interiore di sintesi e di articolazione.
Rizzo, Alessandro
Il problema della giustizia e della pace nel pensiero di Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Antonino Poppi
Università degli Studi di Padova – Facoltà di Lettere e Filosofia, a. a. 1984 – 85
Si cerca di enucleare il contenuto razionale, filosofico, della riflessione lapiriana, senza prescindere totalmente da alcuni concetti di natura biblico-teologica, quali la fede, la speranza, la grazia, la gloria. L’oggetto della tesi è la visione lapiriana intorno al problema della giustizia e della pace. Ma, prima di affrontare questo tema, vengono messe in luce le necessarie premesse teoretiche. Si muove, così, dalla persona umana, dagli errori che nei suoi confronti sono stati compiuti, secondo La Pira, dalle principali correnti del pensiero filosofico moderno. Si vedranno poi quali risposte La Pira dà ad alcune domande fondamentali: cos’è la persona? Che valore ha? Quale struttura essa possiede? Ha o no una natura libera e sociale? Solo allora si affronta il tema vero e proprio dell’indagine, perché non c’è giustizia, né pace, senza l’uomo; anzi, esse sono per l’uomo, beni preziosi della sua vita.
Romagnuolo, Raffaele
La Pira, profeta di pace, costruttore della città dell’uomo / Tesi di Magistero
Relatore: Prof. Italo Stella
Pontificia Università della Santa Croce – Facoltà di Teologia – Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare, Roma, 1994 – 1995
Dalla ricerca su la costruzione della città dell’uomo e della pace nel pensiero di Giorgio La Pira si conclude che l’esperienza mistica del Cristo Risorto, centro attrattivo dei singoli e dei popoli, è l’avvenimento che catalizza tutta la sua azione e riflessione. La problematica metafisica, affrontata da La Pira negli studi tomistici, mette in evidenza la vocazione di ogni uomo all’incontro con Dio; questo destino ultimo della persona costituisce un importante punto di convergenza nel dialogo con esponenti di altre confessioni religiose. Nell’opera di convergenza di tutti i popoli assume un ruolo particolare la famiglia di Abramo: ebrei, musulmani e cristiani, accomunati da una medesima radice sono chiamati a riconoscere la centralità di Cristo.
Anche sulla politica si esercita l’attrazione di Cristo: i costruttori autentici edificano la città dell’uomo e la civiltà cristiana tenendo l’occhio rivolto verso la città di Dio e contando sulla preghiera e contemplazione che vengono dai monasteri e dai chiostri. È politica sana quella che prende come bussola il bene comune e ruota intorno al riconoscimento del valore della persona umana.
Sorgia, Anna Rosa
L’influsso del tomismo nel pensiero e nell’opera di Giorgio La Pira / Tesi di Baccalaureato
Relatore: Prof. Angela Serci
Istituto di Scienze Religiose, Iglesias, 1996 – 1997
L’intento di questo lavoro è di cogliere nel pensiero e nell’opera di Giorgio La Pira la forza sostenuta da una fede vissuta intensamente, alimentata dalla preghiera e dalla riflessione filosofico-teologica sotto la guida del maestro Tommaso, che lo vide costantemente impegnato, da laico cristiano nella ricerca della giustizia e della pace, non solo nel ristretto orizzonte della città di Firenze, ma anche a livello nazionale e internazionale. La visione cristiana dell’uomo e la dottrina della Chiesa furono costanti che accompagnarono La Pira durante tutto il suo cammino, a cominciare dai suoi anni giovanili, nella sua attività di Professore di Diritto Romano, nella lotta contro il Fascismo, nel compito di Costituente, nella missione per la ricerca della pace e dell’unità del mondo.
Spagli, Sandro
La cultura politica di Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Sergio Caruso
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Scienze Politiche, Firenze, a. a. 1992 – 1993
Si intende ricostruire una sorta di “dizionario filosofico”, attraverso gli scritti più significativi di Giorgio La Pira; rintracciare quali sono stati gli autori più citati (o più criticati) e quelli che hanno esercitato un’influenza sul suo pensiero e sulla sua Weltanschauung. A questo scopo si riportano tabelle di frequenza di tali citazioni. Per la loro costruzione sono state scelte le opere più significative del pensiero politico lapiriano, operando un’esclusione delle opere prettamente religiose e contemplative e di quelle squisitamente giuridiche. Tra le più importanti vanno menzionate Principi, Premesse della politica, La nostra vocazione sociale, Architettura di uno stato democratico, L’attesa della povera gente.
I fondamenti teorici del pensiero si possono già trovare delineati in alcune opere principali che La Pira maturò negli ultimi anni del fascismo e che pubblicò nell’immediato dopoguerra; negli anni che seguirono non fece altro che trasfondere nell’azione politica quei fondamenti teorici. Dopo il periodo costituente, in cui La Pira è coinvolto più direttamente nell’impegno politico, non si rintracciano più opere di indagine teoretica o di filosofia politica.
Stringhini, Natalino
La persona e lo Stato nel pensiero di Giorgio La Pira (1930 – 1950) / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Luigi Lombardi Vallauri
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Facoltà di Lettere e Filosofia, a. a. 1981 – 82
La Pira fu uno di Costituenti che più influirono sulla formazione della carta costituzionale italiana con un apporto ideologico e tecnico di alto valore. Questa ricerca vuole ripercorrere l’iter di maturazione dell’impianto culturale di Giorgio La Pira tenendo presente la problematica gravitante intorno ai termini: persona e Stato. Si fa particolare riferimento agli scritti che precedono il fortunato momento dell’Assemblea Costituente convinti che, alla sua maturazione e per una comprensione veramente profonda e puntuale delle scelte da lui compiute nell’arco della vita, sono decisive le idee e le convinzioni elaborate in questo periodo, ancora – per vari motivi – poco sondato. La ricerca si articola in tre parti, corrispondenti a tre momenti del pensiero: il primo è quello in cui egli opera a livello culturale per rivendicare la non compatibilità tra cristianesimo ed ideologia-prassi totalitaria, il secondo è rappresentato dal passaggio alla positività di una ricerca delle soluzioni adeguate per far fronte alla grande crisi che attanaglia la civiltà e la società europea. Il terzo momento vede La Pira impegnato a tradurre, nel dialogo-confronto, a volte serrato, con gli altri costituenti, la propria prospettiva nelle linee architettoniche del nuovo patto sociale.
Tonini, Francesca
Gli anni giovanili di Giorgio La Pira: la formazione culturale, la conversione, la vocazione universitaria / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Mario Belardinelli
Università degli Studi di Roma – Facoltà di Magistero, a. a. 1984 – 1985
Si intende far luce sugli anni giovanili che sono stati fino ad ora poco indagati. Dopo uno studio della storia dei primi del Novecento e del movimento cattolico in Italia, con occhio particolarmente attento all’ambiente siciliano, sono stati analizzati i testi che riguardano gli anni della formazione. Per cercare di approfondire sull’infanzia trascorsa a Pozzallo è stata compiuta un’intervista alla Signora Giuseppina La Pira Angelino, sorella di Giorgio e alla figlia Rita Angelino, dalla quale sono emersi dati nuovi anche se non del tutto esaurienti. Per gli anni universitari, oltre ai testi di riferimento, sono state consultate le relazioni delle Commissioni dei concorsi sostenuti. È stata effettuata inoltre una visita a Messina dove sono stati presi contatti con la famiglia di La Pira di Pozzallo e gli ambienti cattolici frequentati da La Pira.
Turco, Caterina Calogera
Una lettura della vita religiosa claustrale ispirata al pensiero di Giorgio La Pira / Tesi di Licenza
Relatore: Prof. Fabio Ciardi
Pontificia Università Lateranense – Istituto di Teologia della Vita Religiosa “Claretianum”, Roma, 1989
Nel primo capitolo si cerca di scoprire attraverso un’attenta analisi della vita di La Pira la sua vocazione cristiana che si manifesta gradatamente in un impegno costante e proficuo nella società. Si cerca di evidenziare i legami esistenti tra la sua laicità e la vita religiosa claustrale. Nel secondo capitolo si affronta un’indagine cognitiva circa la vita religiosa, come si è manifestata e sviluppata nella Chiesa e nel mondo negli anni che vanno dal 1920 al 1960, contesto nel quale si è situata l’esperienza di La Pira. Nel terzo capitolo si entra nel vivo del pensiero di La Pira circa la vita religiosa stessa, per cercare di scoprirne la natura, i valori e i fini. Nell’ultimo capitolo, infine, si cerca di evidenziare l’elemento profetico della vita religiosa claustrale e la realizzazione di tale elemento nella società. In tale contesto Giorgio La Pira si rivelerà come Trait d’union tra il mondo laicale e la vita religiosa claustrale.
Utzeri, Nicola
Il ruolo dello stato nell’economia del secondo dopoguerra: la polemica Sturzo – La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Piero Roggi
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Economia, a. a. 2004 – 2005
Per affrontare la polemica Sturzo – La Pira circa l’intervento dello stato nell’economia, l’architettura dell’elaborato è stata strutturata su tre piani: il primo può essere immaginato come un viaggio nella politica economica italiana del dopoguerra. Stazione di partenza è il 1947 con la formazione da parte di De Gasperi del suo IV governo, mentre il punto di approdo è il 1954, anno in cui si svolse la polemica. Prima di affrontare la controversia ci si sofferma sulle riflessioni economiche dei due protagonisti: si rinvengono le radici teoriche del pensiero dei due statisti ripercorrendo gli eventi più significativi, attraverso documenti economici e non al fine di ricostruire l’iter teorico da loro compiuto.
Due visioni antitetiche? Questa è l’ardua domanda che introduce il capitolo conclusivo. Infine si cerca di riproporre le recenti interpretazioni nel tentativo di capire, a distanza di mezzo secolo, in quali termini è valutata la polemica.
Vezzosi, Giovanni
Edificare il Corpo di Cristo. Per una visione teologico-spirituale in Giorgio La Pira / Tesi Dottorale
Relatore: Prof. Innocenzo Venchi
Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – Facoltà di Teologia, Roma, a. a. 1999
Si mira a ritrovare e scoprire il senso più profondo della personalità di La Pira attraverso un cammino che si articola partendo da un punto ermeneutico: il Corpo di Cristo e la sua edificazione. Il moto connaturale all’uomo trova in Dio la sua finalità unitiva: la dinamica che La Pira descrive è quella di un movimento verso l’unità in Dio in cui anche l’opera umana è vista ormai alla luce finalizzante della presenza di Dio. Per osservare più direttamente le vie teologiche che La Pira delinea ci si sofferma in maniera tematica su quelli che risultano essere i punti principali della sua meditazione: il significato del Corpo Mistico, il suo pensiero sull’essere di Dio, il valore dell’inabitazione. I tre modi confluiscono e tendono alla visione della Trinità, indicando la contemplazione trinitaria, come unico fine possibile in cui l’enigma antropologico può sciogliersi. Lo sviluppo di questo quadro si coglie nei vari scritti di La Pira, attraverso riprese tematiche che segnano approfondimenti successivi.
Vieri, Gianna
Aspetti e problemi del pensiero e dell’azione di Giorgio La Pira (1904 – 1956) / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Michele Ranchetti
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Lettere e Filosofia, a. a. 1979 – 80
Si percorre, attraverso una lettura dei testi e delle fonti, la formazione della cultura, dell’ideologia e del pensiero politico lapiriano, dagli inizi fino alla Costituente ed alla collaborazione con “Cronache Sociali”, ai due momenti, cioè, che segnano il culmine, e secondo molti, il punto d’arrivo della elaborazione politica di Giorgio La Pira. Si vuole verificare se, come e in quale misura La Pira, nella sua azione di Sindaco di Firenze, avesse potuto mettere in pratica, in un impegno concreto di amministratore, quanto fino ad allora teorizzato; mettere in luce, cioè, quella che avrebbe dovuto essere la “missione” di Firenze, esempio di città “umana” ed al tempo stesso centro di un’azione irradiante, verso il mondo intero, i valori della pace, della civiltà, della fraternità fra i popoli; seguire nel contempo le reazioni che l’opera di La Pira suscitò negli ambienti politici e nella Chiesa di Firenze.
Vinerba, Roberta
La testimonianza morale del cristiano in campo politico. L’esempio di Giorgio La Pira / Tesi di Laurea
Relatore: Prof. Klaus Demmer
Pontificia Università Gregoriana – Facoltà di Teologia, Roma, 2002 – 2003
Fra nostalgie di restaurazione e progressivo distacco dalla vita politica, i cattolici italiani sono alla ricerca di un loro “posto”, vale a dire della loro significanza e specificità circa il loro apporto alla vita del paese. Dalla constatazione della crescente distanza che intercorre tra un Magistero attento alla valenza politica del cristiano stare nel mondo, ed una inefficace presenza politica dei cattolici, tra un passato significativo ed un presente apparentemente incapace di vitalità politica, nasce questa ricerca che ha, come obiettivo, quello di riflettere sulla chiamata battesimale per i cristiani laici di testimoniare la carità politica nel nostro tempo. Lo studio centra l’attenzione sulla ricaduta che una precisa testimonianza morale da parte di uno statista politico cristiano ha nei confronti della più generale testimonianza morale dei battezzati in campo politico. Viene esaminata la biografia di Giorgio La Pira ed elaborato, a partire dalla sua personalità teologica e dalla sua testimonianza morale, un percorso teologico-morale al fine di definire dei tratti che connotano lo statista cristiano per l’oggi che possa essere appello e paradigma per la testimonianza morale dei cristiani tutti in campo politico.