In questa lettera circolare ai monasteri di clausura La Pira propone la lettura della storia del mondo alla luce della storia sacra. Senza nascondersi ostacoli e difficoltà, esprime la sua profonda convinzione sul fatto che il “porto finale” della storia del mondo è lo Shalom del Padre.
Dove va la storia della Chiesa e quella dei popoli? Dove va? Madre Reverenda, ormai possiamo rispondere con chiarezza e con precisione di termini: – va (malgrado tutto e nonostante tutto) verso la nuova pienezza dei tempi; verso la “pienezza delle nazioni e la pienezza degli ebrei” (come san Paolo dice): va, cioè, verso tempi storici analoghi ai tempi storici di Augusto e di Virgilio: verso tempi, cioè, in cui il corpo delle nazioni sarà organicamente composto in unità ed in pace e costituirà, così, la premessa storica e la condizione storica adeguata per la lievitazione cristiana di tutti i popoli, di tutte le nazioni e di tutte le civiltà della terra: “[…] vissero e regnarono con Cristo per mille anni” (Apoc. 20,4).
Che tempo farà domani? Bel tempo, Madre Reverenda: bel tempo, malgrado tutto e nonostante tutto: malgrado tempeste locali e ondate superficiali qua e là furiose, il fondo dell’oceano è ormai pacificato: Cristo lo domina; la nostra nave può riprendere coraggiosamente il suo cammino: la speranza teologale (che è insieme divina ed umana, celeste e terrestre, temporale ed eterna) è la bandiera che si alza sulla poppa delle nostra nave e che viene elevata al cospetto dei popoli, come segno di grazia, di pace e di vittoria: Haec est victoria quae vicit mundum, fides vestra (1 Gv. 5,4).
Per il testo completo della lettera clicca qui