Lettere a Pugliatti

ImageInsieme a Quasimodo, Salvatore Pugliatti ( Messina 1903 – Ragusa 1976, più volte Rettore dell’Università di Messina a partire dal 1957) fu uno dei grandi amici di La Pira fin dalle scuole superiori. Ciò che è stato recuperato del ricco carteggio intercorso tra i due è stato pubblicato in G. La Pira, Lettere a Salvatore Pugliatti (1920-1939), a cura di Francesco Mercadante, Roma, Studium, 1980.

[…] Perché non ricevere nella tua anima sacramentato quel Dio che per amore si è nascosto sotto le specie del pane? Quale ineffabile dolcezza, credilo, per le anime che con fede e desiderio si accostano alla S. Comunione: è un’alba nuova della vita. Io non dimenticherò mai quella Pasqua 1924, in cui ricevei Gesù Eucaristico: risentii nelle vene circolare una innocenza così piena, da non potere trattenere il canto e la felicità smisurata.

[…] Provo tanta gioia nel mio insegnamento: gli studenti mi seguono: ad essi io mi sforzo di mostrare le bellezze geometriche del diritto romano. Credilo; c’è tanta luce in questo panorama di istituti che offrono allo sguardo linee architettoniche così belle! Il Diritto Romano va insegnato così: mostrando queste prospettive ricche di simmetria; solo così il nostro insegnamento ha una funzione educativa di grande importanza. Come sarebbe bello se potessimo dare agli studi giuridici questo afflato di bellezza che solleva dalla tecnica pura alla visione di un panorama unitario!

[…] Totò, la cattedra è uno strumento sacro e noi dobbiamo servircene per la verità.

 
Da qui, cliccando, si accede al testo completo delle due lettere:                                                                         
•   … quella Pasqua del 1924
•   Le bellezze geometriche del diritto romano

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