Lettere a Paolo VI

L’incontro di La Pira con Giovanni Battista Montini (1897-1978) risale ai primi anni ’30: in quel periodo Monsignor Montini è Assistente Ecclesiastico della Federazione degli Universitari Cattolici Italiani (FUCI), mentre lavora presso la Segreteria di Stato, di cui nel 1937 diviene Sostituto per gli Affari Ordinari (il Cardinale Eugenio Pacelli è all’epoca il Segretario di Stato).  L’opera di Montini nel preparare i giovani intellettuali cattolici ad assumersi importanti responsabilità al momento della caduta del fascismo è ben nota.

ImageL’amicizia con La Pira continua e si rafforza, tanto che sarà proprio Mons. Montini ad accogliere in casa sua La Pira quando questo è costretto ad abbandonare Firenze perché ricercato dalla polizia fascista.

Montini divenne Arcivescovo di Milano nel 1955 e fu nominato Cardinale nel 1958 nel primo concistoro di Giovanni XXIII. Molto attivo nella fase preparatoria del Concilio, nel primo messaggio dopo la sua elezione al pontificato (giugno 1963) dichiarò che il suo impegno principale sarebbe stato dedicato alla prosecuzione ed alla conclusione del Concilio iniziato dal suo predecessore. La Pira scrive a Paolo VI anche più volte alla settimana.

Presso l’Archivio della Fondazione La Pira sono conservate le copie di quasi 1000 lettere inviate al Papa. La pubblicazione di una selezione di esse è stata promossa dalla Fondazione La Pira: “Abbatere muri, costruire ponti” a cura di A. D’Angelo e A. Riccardi, San Paolo, 2015.

Da qui si può accedere, cliccando sul titolo corrispondente, alle seguenti lettere:

•    Una amicizia di lunga data (1963)
•    Sul futuro del centro-sinistra (1963)
•    Una iniziativa ecumenica (1963)
•    Di ritorno dal Viet Nam (1965)
•    La conclusione del Concilio (1969)
•    Abbattere i muri, costruire i ponti (1970)

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