Le lettere di Giorgio La Pira ai familiari sono particolarmente numerose nel periodo prebellico. In esse vengono affrontati i temi più disparati, ma con una precisa linea che tutte le accomuna: l’ansia di trasmettere la propria Fede, traboccante di gioia e di speranza unita alla profonda riconoscenza per tutto ciò che dalla famiglia ha ricevuto.
Di queste lettere esistono due raccolte pubblicate:
G. La Pira, Lettere a casa (1926-1977), a cura di Dino Pieraccioni, Milano, Vita e Pensiero, 1981.
G. La Pira, Lettere alla sorella Peppina e ai familiari, a cura di Luigi Rogasi, Milano, Vita e Pensiero, 1993.
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- lettere alla zia Settimia
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- per il matrimonio di Peppina
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