In diverse occasioni La Pira ha parlato dell’esperienza di San Procolo sottolineandone l’importanza simbolica, come pure la sua funzione di stimolo ai cristiani per una vita coerente con la fede professata.
“Quella struttura della S. Messa della Badia, intesa come una Comunione in Cristo di tutte le creature variamente da Dio dotate, deve restare l’idea centrale della nostra opera: perché qual è l’esigenza fondamentale del nostro tempo? Qual è anzi l’idea centrale del cristianesimo? Esigenza organica di centralità, idea centrale di socialità : l’Eucarestia, che è il centro del cristianesimo, è il sacramento dell’unità; ora si costituiscono ad unità le pietre diversamente squadrate destinate a far parte di un unico edificio”.
E ancora:
“Uno scambio di doni, una scuola di carità, la capacità di coniugare una visione globale dei problemi del mondo con l’attenzione – qui e ora – alle necessità dei fratelli” .
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Come La Pira descrive l’esperienza di San Procolo nel 1945
Lettera a Luciano Niccolai: le caratteristiche della nostra esperienza