Il colloquio dei sindaci delle capitali

Nel 1955, mettendo in pratica il ragionamento da lui fatto a Ginevra, La Pira invita a Firenze i Sindaci della città capitali del mondo per svolgere insieme una riflessione sul ruolo che le città possono e devono svolgere in ordine alla costruzione della pace mondiale. In pieno clima di guerra fredda arrivano a Firenze sindaci dagli USA, dall’URSS e perfino dalla Cina (ancora non riconosciuta dai governi occidentali).

ImageNel discorso inaugurale La Pira afferma tra l’altro:

[…] La minaccia della guerra atomica ha appunto operato questo effetto: fece scoprire – a quanti ne hanno la responsabilità e l’amore – il valore misterioso ed in certo modo infinito della città umana.
[…] Storia e civiltà si trascrivono e si fissano, per così dire, quasi pietrificandosi, nelle mura, nei templi, nei palazzi, nelle case, nelle officine, nelle scuole, negli ospedali di cui la città consta.
Le città restano, specie le fondamentali, arroccate sopra i valori eterni, portando con sé, lungo il corso tutto dei secoli e delle generazioni, gli eventi storici di cui esse sono state attrici e testimoni.
Restano come libri vivi della storia umana e della civiltà umana: destinati alla formazione spirituale e materiale delle generazioni venture.
[…] La crisi del nostro tempo – che è una crisi di sproporzione e di dismisura rispetto a ciò che è veramente umano – ci fornisce la prova del valore, diciamo così, terapeutico e risolutivo che in ordine ad essa la città possiede.
Come è stato felicemente detto, infatti, la crisi del tempo nostro può essere definita come sradicamento della persona dal contesto organico della città.
Ebbene: questa crisi non potrà essere risolta che mediante un radicamento nuovo, più profondo, più organico, della persona nella città in cui essa è nata e nella cui storia e nella cui tradizione essa è organicamente inserita.
[…] Daremo vita, per così dire, ad uno strumento diplomatico nuovo: uno strumento che esprime la volontà di pace delle città del mondo intiero e che tesse un patto di fraternità alla base stessa della vita delle Nazioni.

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