Da Isaia 2, 1-5, La Pira coglie il senso dell’orizzonte storico, la capacità di osservare gli avvenimenti nella prospettiva profetica così come Isaia li vede dal monte del Signore. Dalla teologia di Giovanni assume la dimensione trinitaria, la fisicità della resurrezione di Cristo, l’intimità della preghiera. E’ partendo dalla Trinità che si può comprendere il Fatto che determina tutti gli altri eventi: la resurrezione di Cristo, o meglio ancora la realtà del Suo corpo resuscitato che inevitabilmente condiziona tutti gli altri eventi. E’ sempre dalla Trinità che fluisce la grazia divina che opera all’interno della realtà umana e pone le condizioni affinché l’uomo si apra a Dio con l’orazione. E’ la preghiera di Cristo al Padre del vangelo secondo Giovanni che ci fa conoscere le dimensioni e l’importanza dell’orazione. L’idea paolina di edificazione del corpo di Cristo nella sua estensione cosmico-universale è la linea guida che anima la riflessione di La Pira sulla storia. La storia vista come progressiva costruzione dell’unità umana che, nonostante inevitabili difficoltà, si avvia sempre di più a trovare un senso organico nell’essere corpo di Cristo.
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