In questa lettera del 1970 La Pira scrive:
Unificare il mondo: ecco il problema – unico – di oggi: unificarlo facendo ovunque ponti ed abbattendo ovunque muri: ebbene, questa unificazione non è possibile – quasi non ha senso – se non passa (in certo modo) da Pietro: se, cioè, questa unificazione giuridica e politica fra gli Stati non è accompagnata dal rapporto unificante – giuridico e politico (in senso profondo) – fra gli Stati e la Chiesa!
Questo il grande problema di oggi: rivedere la Chiesa come centro di gravità delle nazioni e come soggetto “‘altra parte” essenziale dell’ordinamento giuridico e politico del nuovo universo dei popoli e delle nazioni.
[…] Ecco, allora, Beatissimo Padre, l’immenso valore – la grande attualità ed urgenza – dei contatti e dei rapporti della Chiesa con tutto il mondo “dell’Est” e “del Sud”: qui essa trova i nuovi interlocutori, “l’altra parte”, capace – malgrado “l’ateismo ufficiale” – di vederne la struttura storica e giuridica, politica e spirituale, destinata a fare da “ossatura” al corpo delle nazioni.
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